A servizio del Regno
Lc 17,7-10
In quel tempo, Gesù disse:
«Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, strìngiti le vesti ai fianchi e sérvimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”? Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti?
Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».
“Avviso ai naviganti” si diceva una volta ( e credo si dica ancora, non lo so).
Oggi il Maestro emanerebbe un avviso agli arrivisti, ai carrieristi, a quelli che hanno fatto della Chiesa una mercato di cariche, onori, prebende. Un avviso a tutte e tutti coloro che pretenderebbero un monumento ogni volta che si danno da fare per qualcuno. A tutte e tutti coloro che si sentono superiori perché "sono catechista, sono ministro straordinario dell'Eucaristia, sono sacrestano" o peggio, "perché io sono il parroco e basta!".
A tutte e tutti, oggi il Maestro ricorda di lavorare per il Regno in pace, e quando ogni cosa sarà fatta per amore, assomigliando al Padre, ognuno dica: "Siamo semplicemente servi. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare". E siamo davvero onorati di averlo fatto alla stregua del seme che muore perché la vita cresca.
Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.
Grazie 💚
RispondiEliminaForse dovremmo capire che il prendersi cura vicendevole, il prendersi cura del mondo, e del creato, non è un modo per ingraziarci Nostro Padre e per ricevere da Lui ricompensa, bensì il modo per realizzarci come donne e uomini.È inscritto nel nostro DNA e pertanto l’attualizzarlo, il concretizzarlo è il nostro compito!
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