giovedì 19 dicembre 2019

Buongiorno mondo!


Buongiorno mondo! Zaccaria ed Elisabetta. Dove trovarne due così? La crème dell'espressione religiosa del tempo: lui sacerdote, lei addirittura discendente di Aronne (Lc 1,5-25). Dove vuoi trovare un "terreno" più adatto per piantare il seme della parola? Eppure... eppure... occorre retrodatare un noto proverbio: l'abito non fa il monaco. Zaccaria, al momento della massima "vicinanza" all'Altissimo, durante l'offerta dell'incenso, si vede recapitare un messaggio direttamente "dai piani alti". Ma non sempre la religione apre alla fede. Anzi, spesso e volentieri diventa un ostacolo, crea resistenza perché la religione ha bisogno di stabilità, di regole ben precise, pressoché immutabili, mentre la fede è "sbarrazzina", apre strade nuove, indica percorsi alternativi, cerca nuove vie per comunicare significati di prossimità, di "parola", di umanità che vuole crescere. Ecco: Dio tenta ancora una volta di far partire il dialogo con chi dovrebbe, in teoria, essere in vantaggio, capire prima le cose, muoversi prima. Purtroppo constatiamo che così non è: per questo da Gerusalemme occorre spostarsi a Nazareth; lì, forse, tra il popolo, qualcuno accoglierà la sfida del fidarsi, della fede, della fiducia in colui che non ama incensi e sacrifici, ma cuori disposti ad aprirsi al dono della vita, dell'amore, della gratuità. Una gratuità che dice ancora una volta che la misura della sua misericordia non sono i "meriti" (Zaccaria) ma i bisogni (Maria)! Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.

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