lunedì 30 marzo 2020

Buongiorno


Buongiorno mondo! "Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei" (Gv 8,1-11) frase conosciutissima, forse la più conosciuta tra quelle pronunciate da Gesù. Spesso è stata pronunciata da chi, poi, è corso a raccattare le pietre che altri hanno lasciato cadere e approfittare così per esercitarsi nello sport nazionale preferito: lancia il sasso e nascondi la mano. Il grande insegnamento di Gesù ci porta dritti al cuore del Vangelo: il giudizio del Padre è sempre un atto di misericordia. Papa Francesco, tempo fa, ce lo ha ricordato: "Chi sono io per giudicare?". Non vuol dire chiudere gli occhi su quelle situazioni di peccato che sviliscono la persona, annientano la sua dignità imbruttiscono il volto dell'umanità. Gesù il peccato lo guarda in faccia, ma con occhi di misericordia che sanno risanare, riaprire alla vita. È uno sguardo che ridona dignità e libertà, che apre nuovi percorsi e immette aria nuova. Le nostre comunità sono divenute spesso delle cave di pietre a buon mercato pronte all'uso: basta sapere a chi chiedere e trovi tutte li munizioni che vuoi. L'istituzione gerarchica stessa non ne è immune: altro che Chiesa di persone! Spesso ci troviamo immersi in autentiche pietraie che sono il frutto di anni di esclusione, di emarginazione, di abbandono. Sono pietre ben scelte, lucidate dalla rigorosità della legge, levigate dall'aridità di certa teologia che ormai non sa più nemmeno come si scrive la parola Padre. Sono le pietre che gridano la sofferenza di tutte e tutti coloro che aspirano alla bellezza e alla freschezza del Vangelo, che anelano alla vita, che aspirano all'amore. Forse è davvero giunto il momento che ognuno guardi dentro le proprie tasche e lasci davvero cadere per sempre le pietre che ancora vi giacciono nascoste in attesa del bersaglio... Un abbraccio a tutte e a tutti. Buona vita.

Nessun commento:

Posta un commento